Non esattamente una Fiorentina esaltante quella vista al Franchi contro una buonissima Lazio. Il “gironcino” di ferro comprendente, oltre che i biancocelesti, Milan, Udinese e Samp non è iniziato nel migliore dei modi.
L’obbiettivo principale era quello di ritrovare una certa continuità di gioco e di risultati, cosa che, per adesso, non è avvenuta, riportando nella mente di molti la Fiorentina poco emozionante delle prime giornate di campionato.
La pausa non sembra aver giovato ai ragazzi di Montella, in primis a Kurtic e Pizarro, apparsi nettamente sotto tono: di fatti il primo ha lasciato il posto al rientrante Valero autore di un buon match, mentre il secondo potrebbe lasciare il posto a qualcun’altro durante il match di Europa League Giovedì sera in Grecia.
Non sono però stati gli unici colpevoli della disfatta dell’ora di pranzo, in generale la concentrazione collettiva è stata nettamente inferiore a ciò che ci si poteva e doveva aspettare da una squadra che lotta per risultati importanti contro un’altra squadra, che fino a prova contraria, lotta per i tuoi stessi obbiettivi. Possiamo quindi dire che partite come queste valgono 6 punti e che la Fiorentina, questi, li ha persi.
Nulla di male sia chiaro, l’importante è essere coscienti di ciò che si è sbagliato e ripartire col piede giusto da subito, senza esitazioni.
Il campionato, lo abbiamo visto, è nettamente più competitivo degli anni passati, dove levate le due di testa si avevano due squadre soltanto che lottavano per il terzo posto. Adesso no. Quest’anno la musica è cambiata ed il blocco di coda si è notevolmente arricchito con sorpese e ritorni di “vecchie glorie” (si fa per dire e assolutamente non per sminuire).
Perciò la marcia va cambiata. Si direte voi, l’arbitro qui e l’arbitro la ma ormai questa scusa non è piu plausibile. La Fiorentina non è dalla parte di chi comanda e non lo è mai stata. Sono decenni che subiamo e continueremo a subire ma questa è una lotta che non possiamo combattere noi tifosi ma che può combattere solo la società facendosi vedere nei luoghi che contano.
Il pensiero della squadra dev’essere soltanto quello di ritrovarsi e di ritrovare quel gioco osservato la scorsa giornata, visto che la Lazio è una squadra, sulla carta, superiore al Milan e all’Inter, perciò la partita del Meazza può e deve essere l’occasione giusta per ripartire.
Quest’anno a San Siro troveremo un Milan totalmente rigenerato rispetto alle annate passate, ma sono queste le sfide che regalano forza e spirito a Montella e compagnia.
Il primo scontro per il “gironcino di ferro” è andato, adesso non facciamoci scappare il prossimo e riagguantiamo il carro delle pretendenti.
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