Per questa settimana abbiamo viaggiato alla ricerca dell’ispirazione tra gli istinti più remoti dell’animo umano, i sette peccati capitali.
Riemergendo da questo viaggio con due poesie…
Viaggiando tra i sette peccati
Poni lo sguardo, vicino e lontano.
Abile osservatore di gesti;
Tu, un viaggiatore terrestre.
L’Invidia, l’Avarizia e l’Ira si tenevan per mano,
mentre la Gola, l’ultima mela staccava dal ramo.
L’Accidia rimaneva in disparte:
aspettava solo la morte.
La Superbia, invece, si sentiva migliore :
ma in verità, sapeva solo fare l’attore.
La Lussuria aprì gli occhi ed il cuore :
il suo piacere, d’improvviso, si trasformò in Amore.
Autrice: Monica Ricci
Nella poesia che segue ogni terzina è dedicata ad un singolo peccato capitale, senza essere però mai nominato direttamente, riuscite a individuarli tutti?
I 7 peccati
Perché? perché dovrei?
Non c’è nessun motivo, nessuna fretta.
Me ne starò qui, disteso…
A pensare a te, maledetto!
Con gli occhi iniettati di sangue
e le mani che tremano…
Le mie mani non saranno mai abbastanza grandi
per saziare la fame
di ciò che non possono contenere…
Di ciò che avrò senza ombra di dubbio
e riderò dall’alto del mio trono,
mentre voi mi guardate con occhi spenti…
Voi ne sarete privi e non ve ne sarà
se non per me e me solo.
Non vi resterà che piangere…
Soli nel vostro logorante desiderio.
Impossibile, non sarete mai qualcun altro,
questa è la vostra vita, tenetevela…
Io sarò lassù, sempre e comunque,
sul mio trono di diamanti,
perso e rinchiuso nella mia gabbia d’oro.
Autore: Matteo Mazzoni
Alla prossima settimana!
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Credits: Rita M., D.o.M.e.N.i.C.o.
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