A quale turista che attraversa il Ponte Vecchio verrebbe mai di accorgersi della meridiana a forma di mezzaluna, posta sull’angolo che delimita la terrazza ovest (quella col busto di Benvenuto Cellini), o della Torre dei Mannelli, che si trova invece nell’estremità sud del ponte, all’angolo con via dei Bardi.
Per quest’ultima all’architetto Vasari toccò riprogettare l’intero corridoio vasariano creando un tratto a sbalzo per aggirare la torre, in quanto la famiglia Mannelli non consentì l’accesso al passaggio del corridoio; le cronache fiorentine narrano anche che la famiglia pagò amaramente l’opposizione ai voleri di Cosimo I° dei Medici.
Visitare Firenze rivivendo le sue storie…
La storia vuole che nel 1327 Cecco d’Ascoli, noto alchimista dell’epoca, fu condannato al rogo dopo aver preveduto che la futura regina di Napoli sarebbe stata “proclive a libido”.
Nella sua marcia verso al rogo posto in Santa Croce, il povero Cecco domandò dell’acqua alla calca di fiorentini giunti come spettatori, e la Berta urlando dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore disse “Se beve non brucerà più!”, esortando i suoi concittadini a non esaudire i desideri del condannato; anche perché all’epoca si pensava che il demonio prendesse vita proprio dagli elementi naturali quali la terra, l’aria e l’acqua!!!
Allorchè Cecco si sentì dire così rispose “E tu non leverai più la testa di lì”, e da allora per maledizione o per burla di qualche giovane artista fiorentino, la Berta si trova ancora lì.
Di palazzi con volti incastonati ce ne sono molti altri a Firenze, ma quello più spettacolare resta il Palazzo dei Visacci (chiamato così proprio per i 15 volti che ospita sulla sua facciata).
Il palazzo si trova al n°18 di via Fiorentina e fu costruito sotto commissione della famiglia Albizi, che purtroppo fu costretta a lasciare l’opera in mano alla famiglia dei Valori. Quest’ultima completò l’opera realizzando sul palazzo ben 15 profili delle 15 più grandi figure caratteristiche della città; si possano infatti riconoscere fra i tanti Dante, Boccaccio, Petrarca, Vespucci, Lorenzo il Magnifico e il Guicciardini.
Sempre camminando col naso all’insù per visitare firenze…
Su una finestra di questo palazzo si può trovare il distintivo stemma della famiglia, un anello con tre papaveri (di fatto si narra che la famiglia si arricchì proprio con l’oppio).
Credits: Renate Flynn ; David Rouhani ; HEN-Magonza ; Jurjen van Enter
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